Censita come Tenuta Agraria già nel 1737, la proprietà viene riportata a nuova vita da Guido Carlo Alleva, a partire dagli anni 2000, quando decide di ritornare nelle terre di origine materna e di riprendere la tradizione familiare della viticoltura. Tenuta Santa Caterina, viene restaurata con l’abile maestria degli artigiani locali e nel rispetto del passato. Riprendono vita il Palazzo, i Porticati, i Giardini all’italiana, le Scuderie, la Cantina Storica con le volte di mattoni e l’Infernòt, scavato nel tufo fino a 17 metri di profondità̀. Infernòt è il termine piemontese utilizzato per indicare le cantine sotterranee adibite alla conservazione dei vini: autentici gioielli di architettura ipogea, oggi riconosciuti Patrimonio UNESCO.